Qualche tempo fa ho assistito ad una conversazione tra esperti in materia di gestione intelligente dei parcheggi che, pur essendo molto interessante e illuminante, ha fatto emergere anche la segmentazione, la polarizzazione degli interessi e le incomprensioni tra i vari attori del sistema. Alla luce di tale situazione, come sarebbe possibile migliorare il dialogo tra le diverse parti?

È certamente normale che un settore poco centralizzato come quello dei parcheggi sia frammentato, ma ciò che più mi ha colpito durante la conferenza è stata la difficoltà dei diversi attori nel trovare una posizione comune. Eppure solo se  fornitori di hardware, gestori, sviluppatori di software e automobilisti, ciascuno nel proprio ruolo, metteranno insieme le loro diverse competenze potrà realizzarsi il potenziale di cambiamento presente nel settore della gestione dei parcheggi.

I fornitori di hardware distribuiscono le apparecchiature necessarie a gestire le aree di sosta

Sono i venditori di hardware che forniscono i parchimetri,  i cancelli automatici e quant’altro è necessario per un funzionamento ottimale delle strutture di parcheggio. Troppo spesso, però,  hardware e software vengono posti in contrapposizione , come se fossero alternativi. Anche se i parcheggi del futuro saranno sempre più gestiti tramite soluzioni digitali, ciò non significa automaticamente l’obsolescenza delle attrezzature materiali e la scomparsa dei loro fornitori . Ovviamente,  alcune di esse verranno rimpiazzate da soluzioni digitali, ma certamente  non del tutto, in quanto il software per funzionare dovrà essere necessariamente supportato da un hardware adeguato.

Dato che i software sono solitamente sviluppati da compagnie che operano esclusivamente in questo campo, i produttori di hardware sono liberi di concentrare i propri sforzi per ottenere una migliore integrazione tra software e hardware. Un esempio di questa integrazione è l’automatizzazione dei cancelli delle aree di sosta tramite l’uso di un’interfaccia di programmazione (API). Questo caso mostra come l’hardware, il cancello, continui ad essere necessario, e come il software contribuisca a renderlo più funzionale ed intelligente.

I gestori di parcheggi gestiscono i profitti e fanno incontrare le soluzioni e gli utenti

Durante la discussione a cui ho assistito, i gestori di aree di sosta si sono mostrati preoccupati del fatto che l’automatizzazione del settore possa andare a scapito della qualità del servizio al cliente, il solo campo in cui, a loro avviso, essi si possono distinguere dalla concorrenza. Anche perché, in caso di malfunzionamenti dell’hardware o del software e/o di difficoltà d’uso da parte degli utenti,  sono i gestori a doverne affrontare le rimostranze.

Allo stesso tempo, i gestori hanno la grande opportunità di offrire agli automobilisti  nuove soluzioni e tecnologie, guadagnandone in cambio l’apprezzamento da parte dei loro clienti soddisfatti. Gli operatori di aree di sosta hanno un ruolo cruciale nel favorire  l’incontro tra il prodotto offerto e i consumatori. Quindi, piuttosto che avvertire come una minaccia l’introduzione di nuove tecnologie di automazione, dovrebbero considerarne positivamente l’implementazione ,  poiché rendere disponibili nuove soluzioni rappresenta di per sé un servizio di grande valore per il cliente.

Gli sviluppatori di software permettono la digitalizzazione dei servizi

Gli sviluppatori di software si trovano nel punto di incontro tra le aspettative degli automobilisti, i bisogni del settore e la realtà. Qualsiasi nuova tecnologia, per essere considerata veramente rivoluzionaria e all’avanguardia, deve dimostrare di essere pratica e funzionale e di poter attrarre un numero sufficiente di utenti. Gli sviluppatori rischiano infatti di essere così assorbiti dalla creazione di nuovi soluzioni da perdere di vista il fatto che queste devono poi essere adottati dagli utenti che debbono utilizzare il prodotto. Inoltre, per essere implementate, devono essere facilmente integrabili con l’hardware esistente.

Allo stesso tempo, le compagnie di sviluppo tecnologico possono creare soluzioni in grado di automatizzare la maggior parte dei compiti assolti da altri attori del settore. Con il loro approccio digitale alla soluzione dei problemi tutto rivolto alla maggiore efficienza dei processi, esse possono rispondere alle effettive esigenze del settore: migliorare e integrare i nuovi sistemi con quelli vecchi, senza però sostituirli completamente.

Gli utenti decidono quali soluzioni siano pratiche e funzionali e quali no

Parliamo ora degli automobilisti, cioè di coloro che, pagando per il servizio offerto, costituiscono la massa critica che può decretare il successo delle soluzioni proposte. Spesso gli utenti vengono considerati come vittime impotenti dell’inefficienza del settore, a cui è sufficiente offrire le soluzioni disponibili. Tuttavia essi sono tutt’altro che  attori passivi e hanno il potere finale di decidere quali dei nuovi servizi rispondono alle loro esigenze. Inoltre essi generano i dati necessari al settore per prendere decisioni ponderate sugli indirizzi da intraprendere , sia in fatto di marketing che di sviluppo di hardware e software per parcheggi.

In fin dei conti, sono gli utenti a dover approvare le nuove soluzioni, perché se essi le rifiutano, non le useranno e  tutti gli sforzi di sviluppo e implementazione da parte dei vari attori del settore si riveleranno vani. Di qui, l’assoluta necessità di evitare la sottovalutazione del punto di vista degli utenti.

Molti altri fattori vanno tenuti in considerazione

Naturalmente questi sono solo alcuni dei fattori in gioco. Ci sono anche i proprietari delle aree di sosta, le amministrazioni governative che decidono sulle infrastrutture, ed i produttori di automobili che possono decidere o meno di integrare queste nuove soluzioni direttamente nei loro veicoli. C’è il settore dei trasporti intermodali, la gestione del traffico, le esigenze urbanistiche e quelle delle attività commerciali nei centri urbani.

Nessun di questi attori può da solo garantire il futuro del settore dei parcheggi, né può essere considerato un  nemico che intralcia l’adozione di nuovi approcci. Semplicemente rappresentano le molte diverse componenti che, riunite intorno ad un tavolo, possono portare il loro prezioso contributo di esperienze per fare evolvere l’intero settore.

Cooperazione = condivisione delle responsabilità = condivisione delle opportunità

La chiave per stabilire un dialogo costruttivo tra i vari attori nel campo del parcheggio intelligente è comprendere il valore del contributo di ciascuno di essi. Questo post non intende fornire una soluzione magica ai problemi del settore, ma semplicemente di suscitare un confronto di idee. In fin dei conti, sembra emergere un consenso generale sul fatto che i parcheggi intelligenti siano una buona soluzione, che può incrementare i profitti  e che accrescerà la soddisfazione degli utenti.

Solo combinando insieme le loro competenze, tutte le parti in gioco potranno giungere ad ottenere una reale visione d’insieme del settore, anziché tante prospettive singole e limitate. Trovare punti d’incontro è assolutamente cruciale , poiché il settore è costituito da una pluralità di parti nessuna della quali, da sola, è in grado di introdurre i cambiamenti necessari.

La cooperazione non solo non diminuisce il valore del contributo di ogni singola parte, ma può anzi costituire, in se stessa, un ulteriore  fattore di valorizzazione dei differenti apporti.

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La foto principale di Hendrik Morkel da Unsplash/CC